Quello che più desidero è che la mia vita prenda il sapore delizioso che viene dal darsi all’altro senza sperare niente in cambio.

Ripercorrendo la mia vita nasce spontaneo un senso di gratitudine e di lode per tutto quello che Dio ha fatto per me. Ripenso ai tempi in cui correvo da una scuola all’altra, caricando sulle spalle lo zaino con l’attrezzatura necessaria per l’animazione missionaria nelle scuole. Prendendo l’autobus trovavo sempre un posto a sedere perché i bambini, che ormai mi conoscevano, ne riservavano sempre uno per me.

Non ero mai stanca, neppure quando dovevo camminare per un’ora o più per raggiungere una scuola. La sera tornavo abbastanza tardi. A conclusione della giornata presentavo al Signore quello che avevo vissuto, cosciente che il lavoro non mi apparteneva, ma era suo. Mi sentivo piccola; sapevo che Gesù faceva tutto per me e io non avevo altro che da dirgli: grazie!

È stata una grande sfida per me questo servizio di animazione missionaria nelle scuole, ma mi sosteneva la consapevolezza di avere dentro un fuoco che mi spingeva ad andare incontro agli altri. Siccome non sono una che sa fare bei discorsi, il Signore mi ha dato il grande dono di una faccia tosta e la capacità di rischiare, qualità necessarie anche per organizzare i fine-settimana o settimane intere di animazione missionaria nelle parrocchie. Trovavo che tutto ciò – che non avrei fatto neppure se mi avessero pagata – era bello farlo per amore, per servire nella gratuità Gesù che mi inviava.

Ogni mese mi riservavo una giornata per rivedere il mio lavoro e per pregare. L’ascolto della Parola di Gesù mi rendeva più forte nel dare la mia testimonianza e nel servizio.

Nel gennaio 2007 è successo qualcosa che non avrei mai immaginato: mi sono malata di cancro al seno. Non mi è stato facile accogliere questa situazione, ma la considero una grande grazia. Avevo sempre visitato gli ammalati cercando di dar loro una parola di conforto, ma ora, improvvisamente, mi trovavo nella loro stessa situazione dolorosa. Nella mia stanza, di notte, guardando la croce di Gesù, sentivo dentro come una voce che mi diceva: “Ci sono molte maniere per vivere l’animazione missionaria. Non sei da sola, Io cammino con te. Quello che dicevi agli ammalati e agli anziani, ora devi viverlo tu!”.

Ho trascorso un anno sperimentando molta forza in me. Ho potuto avvicinarmi di più a Dio, sentire il suo amore e la sua tenerezza trovando anche il modo di condividere questo con tante persone che vivevano nella solitudine. Nell’Istituto portoghese di Oncologia, infatti, incontravo donne, uomini e giovani che si chiudevano nella loro sofferenza. Allora chiedevo a Gesù di darmi forza e coraggio per dialogare con loro. Così ho potuto conoscere e mettermi in relazione con un mondo fino ad allora sconosciuto, che dall’oggi al domani è diventato anche il mio mondo e continuerà a esserlo, perché non potrò più dimenticare tanta gente, bambini e adulti, che soffrono.

Capivo che il Signore mi stava introducendo in un modo nuovo di vivere l’animazione missionaria. Lui stesso mi animava e mi dava coraggio. Dopo l’intervento e durante la prima fase delle cure, molte persone venivano a trovarmi per farmi compagnia, ma spesso non avevo neppure la forza di guardarle in faccia per la stanchezza, ma tentavo ugualmente di sorridere.

Con la chemioterapia, le forze mi sono venute a mancare, ma Dio è grande; mi ha illuminato aprendo nuove possibilità e soprattutto mi ha fatto il grande dono di saper accettare tutto con serenità e pace.

In seguito, recuperando le forze, ho ripreso, poco a poco, alcune attività di animazione missionaria, ma l’esperienza vissuta mi ha aiutato a capire che quello che conta, più che il fare molte cose, è il come si fanno, è lo stare insieme con l’altro e camminare con lui.

Chiedo allo Spirito che m’illumini, mi dia forza e la capacità di trasformare in vita la Parola di Dio per poter essere, ovunque, fermento, luce e sale. Quello che più desidero è che la mia vita prenda il sapore delizioso che viene dal darsi all’altro senza sperare niente in cambio.

Joana Veloso (Portogallo)