“Non si cammina per ammazzare il tempo, ma per raccoglierlo, sfogliarlo passo per passo secondo per secondo, petalo per petalo” scrive il filosofo francese Frédéric Gros nel suo saggio «Andare a piedi».

Il cammino rimanda all’essenziale, conduce verso la scelta di un viaggio alle origini della nostra vita, meglio dire la via semplice di essere venuti al mondo.

X mille strade è il comune denominatore di migliaia di giovani, che insieme hanno camminato per itinerari differenti nelle prime settimane di agosto.

Inviati dall’arcivescovo di Bari, Francesco Cacucci, un centinaio di giovani sono partiti dalla Basilica della Madonna del Pozzo in Capurso, per dissetare la sete di ricerca e fare memoria della sorgente battesimale fino a Molfetta, presso il Santuario della Madonna dei Martiri, dove l’acqua induce a prendere il largo nel mare aperto della vita.

Un compagno di strada, don Tonino Bello ha segnato le sei tappe di riflessione: Noicattaro, Casamassima, Cassano, Bitetto, Bitonto e Molfetta.

La mia bisaccia di cercatore è carica della bellezza dei volti e dei sorrisi spontanei, le gioie condivise, i forti momenti di adorazione e preghiera, le lacrime allegre spuntate all’improvviso, le fraterne strette di mano, le storie raccontate e tirate fuori dalla valigia del quotidiano. Un altro elemento caratterizzante è stato il silenzio, uno spazio vuoto abitato da Qualcuno che parla e cerca di condurre i passi sulla strada anche per te. Che bellezza!

Oltre i centodieci chilometri compiuti sui passi del discepolo amato, nel pomeriggio dell’11 agosto abbiamo vissuto uno dei momenti più significativi del pellegrinaggio, il nostro “Siamo qui”.

Durante la veglia, l’entusiasmo di guardare gli altri volti, la fatica dei passi e la persona di papa Francesco hanno colorato di allegria, di canti e di preghiera. Il sole caldo e le folle in attesa di una sistemazione non hanno fatto mancare la gioia di esserci e il senso di convivialità al Circo Massimo.

L’augurio e l’invito ad altri giovani e a coloro che sono in ricerca del volto diverso da me, dell’Altro che ti ha cercato prima, è di vivere assaporando l’avventura della libertà, in condivisione delle cose, in ricerca di senso e soprattutto dell’essenziale.

 

Triggiano, 5 ottobre 2018

Rosanna Nitti