Ecco, ora, il momento favorevole

Quali sentimenti ci portiamo dentro in questo tempo di inizio estate, dopo quasi due anni sui quali vorremmo chiudere la parentesi il più in fretta possibile?

 

Sicuramente c’è un desiderio impellente di tornare alla normalità; lo si tocca con mano guardando in giro….  Ma di quale normalità stiamo parlando? Se abbiamo il coraggio di guardarci dentro, forse scopriamo ancora tanta incertezza e paura… Se poi alziamo lo sguardo un po’ oltre i nostri ristretti confini, scopriamo realtà che ci sconcertano. C’è il rischio di chiudere gli occhi per non vedere, di alzare muri per difenderci, di pensare solo a “salvare” noi stessi.

Ma, a noi che ci diciamo cristiani, quali pensieri e atteggiamenti si addicono? Verso quale normalità siamo chiamati ad andare, e quale contributo dare alla storia del nostro tempo, proprio ora, in questo incerto inizio estate?

Così è il regno di Dio

È commovente e affascinante leggere il mondo con lo sguardo di Gesù, a partire, non da un cedro gigante sulla cima del monte,  ma dall’orto di casa. Il terreno produce da sé, che tu dorma o vegli: le cose più importanti non vanno cercate, vanno attese (S. Weil), non dipendono da noi, non le devi forzare. Perché Dio è all’opera, e tutto il mondo è un grembo, un fiume di vita che scorre verso la pienezza.

1 settembre 2021:

Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato

 

 

“Dalle mani di Dio abbiamo ricevuto un giardino, ai nostri figli non possiamo lasciare un deserto”.

“Abbiamo bisogno di un nuovo approccio ecologico, che trasformi il nostro modo di abitare il mondo, i nostri stili di vita, la nostra relazione con le risorse della Terra, il modo di guardare all’uomo e di vivere la vita. Un’ecologia umana integrale, che coinvolge non solo le questioni ambientali ma l’uomo nella sua totalità, diventa capace di ascoltare il grido dei poveri e di essere fermento per una nuova società”.

Lo scorso 25 maggio, a conclusione dell’Anno Laudato si’, Papa Francesco ha annunciato la Laudato si’ Action Platform «un cammino di sette anni che vedrà impegnate le nostre comunità, perché diventino totalmente sostenibili, nello spirito dell’ecologia integrale». Ecco il testo del videomessaggio.

“Non tenere la vita per te, regalala!”

“Nadia era innamorata del suo servizio ai bambini, e del suo sogno di regalare loro amore, affetti e punti di riferimento, per curare una società che è malata nel profondo”.

 

Così racconta Massimo Casa, referente locale, nel vicentino, dell’Operazione Mato Grosso, che aveva conosciuto Nadia De Munari, ancora diciasettenne in cerca di capire dove indirizzare la sua voglia di fare qualcosa per gli altri. Nadia partecipava attivamente ai gruppi dell’operazione Mato Grosso della zona, quando negli anni ’90/‘91, ha fatto la prima esperienza in Ecuador, dopodiché è tornata a casa. «Noi l’abbiamo sempre seguita nel suo cammino, anche di formazione», racconta Massimo, sposato con Rossella e quattro figli «la vedevamo come un’altra figlia. Poi ha desiderato ripartire per più tempo ed è arrivata in Perù, nel villaggio di Chiambara, diocesi di Huari, dove faceva la maestra d’asilo e la formatrice di altre maestre.

DAL MONDO

AFRICA – Terrorismo e violenza: situazione insostenibile nei Paesi dell’Africa occidentale

«La subregione dell’Africa occidentale sta diventando il bastione del terrorismo in Africa. Una situazione che diventa sempre più preoccupante», scrive all’Agenzia Fides p. Donald Zagore, teologo ivoriano della Società per le Missioni Africane, esprimendo tutta la sua preoccupazione e l’allarme per la situazione dell’area.

 

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