Dio prepara una storia nuova

Oltre tutte le sconfitte, il male e la violenza, oltre ogni sofferenza e oltre la morte, il Risorto vive e conduce la storia.

Mentre ci stiamo avvicinando alla Pasqua vorremmo trovare almeno qualche parola per il momento che stiamo vivendo, un momento come non ce lo saremmo mai aspettati. Ma non si trovano parole che non rischino di apparire banali e inadeguate. Solo ci nasce un’invocazione dal profondo del cuore: «Disarma i nostri cuori, Signore. Da soli non ce la facciamo. Liberaci dalla tentazione di schierarci dalla parte dei buoni, contro i cattivi», perché non c’è guerra che non nasca dal profondo del cuore, anche dal mio, dal nostro… Siamo tutti chiamati a costruire la pace, ma possiamo farlo solamente se apriamo i nostri cuori al dono della vera Pace che solo il Risorto ci può dare. Da soli, ora più che mai, vediamo bene dove possiamo arrivare.

Il dono più grande

Nell’esperienza cristiana il dono più grande è il perdono, la misericordia di Dio, che attraverso Cristo, si riversa su tutta l’umanità.

Il cammino verso il Festival della Missione è già iniziato con una serie di iniziative in programma in tutto il territorio nazionale. Tutte queste seguono il filo rosso del tema del Festival: “VIVERE PER DONO”.

La missione è innanzitutto dono che ci precede, gratuito, sorprendente, inatteso, che riplasma completamente la nostra vita, una missione che parte da casa nostra, dal nostro VIVERE condividendo l’esperienza quotidiana di tutti gli esseri umani e di tutto ciò che ha respiro.

Il PER indica il senso, la ragione, la relazione con l’altro e con la casa comune; ci conduce verso un obiettivo, uno stile di vita.

Il DONO è gioia, amore, attenzione, cura. Sottintende la logica della festa, della condivisione, della celebrazione, dell’Eucaristia. Nell’esperienza cristiana il dono più grande è il PERDONO, la misericordia di Dio, che attraverso Cristo, si riversa su tutta l’umanità. Donare è perdonare.

Ripartire dal Perdono

Dopo un anno dalla nomina a vescovo e dall’attacco di cui sono stato vittima, ritorno a Rumbek per l’ordinazione episcopale (il 25 marzo). Anch’io, come Maria, sono chiamato a ripetere il mio sì alla chiesa e al popolo del Sud Sudan.

Papa Francesco, quando nel 2015 ha indetto l’anno santo della misericordia, aveva confidato: «Ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della misericordia». E ci ha fatto riflettere su una verità profonda, che «La misericordia è la sostanza stessa del Vangelo».

“Fare storia” (FT 116)

8 maggio 2022: Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni

Con il titolo tratto dall’Esortazione apostolica di papa Francesco “Fratelli tutti”, la Giornata di quest’anno intende mettere a fuoco l’orizzonte della vocazione come responsabilità.

Se la vocazione nasce dall’incontro personale con il Signore e la sua Parola riconosciuta come una promessa che non è mai solo ‘la mia’, ma si compie sempre insieme agli altri, c’è da riscoprire che la vocazione non è mai soltanto ‘per me’ ma sempre ‘per qualcun altro’, una risposta a delle urgenze profonde presenti nel mondo e nella Chiesa.

DAL MONDO

AFRICA/SUD SUDAN – “Tutti sperano che la visita di Papa Francesco dia impulso alla pace”

“Da tempo attendevamo la buona notizia della conferma della visita di Papa Francesco in Sud Sudan” dice all’Agenzia Fides Suor Elena Balatti, missionaria comboniana nella provincia Sud Sudan. “È un momento positivo per il Sud Sudan e la visita del Papa è legata decisamente alla pace” afferma Suor Elena.

ASIA/PAKISTAN – Aperto il processo di beatificazione di Akash Bashir.

Il 15 marzo a Lahore, presso la cattedrale del Sacro Cuore, la chiesa cattolica del Pakistan ha aperto ufficialmente il processo per la beatificazione e la canonizzazione di Akash Bashir. Sette anni prima, il giovane aveva perso la vita per fermare con coraggio un attentatore suicida, salvando così centinaia di persone.

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