“Prese il pane, rese grazie” (Lc 22,19)

«Quante cose sa dirci un pezzo di pane! Basta saperlo ascoltare. Purtroppo il pane ci sembra scontato: è talmente “quotidiano” da non attirare il nostro sguardo. Non si apprezza, si usa; non si guarda, si mangia. Lo consumiamo automaticamente, senza badarci».

Riprendiamo qualche passo dal Messaggio dei vescovi per la 17ª Giornata nazionale per la custodia del creato che si celebra il 1° settembre, data d’avvio del Tempo del creato che si concluderà il 4 ottobre. L’invito è a metterci in ascolto del pane, un bene scontato, eppure così prezioso e, per troppa gente, così difficile da trovare.

«Ogni pezzo di pane arriva da lontano: è un dono della terra. E quand’anche i ritrovati della tecnica soppiantassero la sapienza contadina, il pane continuerebbe a parlarci della sua identità più profonda: quella di essere un’offerta della terra da accogliere con gratitudine.

Quando Gesù prende il pane nelle sue mani, accoglie la natura medesima, il suo potere rigenerativo e vitale; e, dicendo che il pane è “suo corpo”, Egli sceglie di inserirsi nei solchi di una terra già spezzata, ferita e sfruttata. Si fa dono abilitando ciascuno di noi a spendersi per custodire la terra, per prendersi cura di un’umanità sofferente.

 


1 settembre 2022:

17ª Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato

1 settembre – 4 ottobre: TEMPO DEL CREATO


 

Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati

Se vogliamo cooperare con il nostro Padre celeste nel costruire il futuro, facciamolo insieme con i nostri fratelli e le nostre sorelle migranti e rifugiati. Costruiamolo oggi! Non possiamo lasciare alle prossime generazioni la responsabilità di decisioni che è necessario prendere adesso, perché il progetto di Dio sul mondo possa realizzarsi e venga il suo Regno di giustizia, di fraternità e di pace.

25 settembre 2022: Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato

 

Il Festival della Missione è ormai alle porte

Si aprirà giovedì 29 settembre, a Milano, con una celebrazione ecumenica interreligiosa e sarà strutturato nelle due giornate centrali (venerdì e sabato) con tre convegni quotidiani all’interno del polo e uno esterno (come quello alla Casa Circondariale San Vittore), per momenti di riflessione che mettano in dialogo esperienze di frontiera missionaria in Italia e all’estero. Ogni giorno, con “MissioToday”, si potrà accedere all’informazione attraverso le notizie commentate da missionari e un giornalista radiofonico come moderatore. Si concluderà il 2 ottobre.

Cosa mi ha dato in dono l’Africa

Riportiamo una testimonianza curata dai missionari della SMA sul tema del Festival della Missione “Vivere per dono”. 

In molti posti dell’Africa ancora oggi migliaia di persone vivono incatenate e dimenticate. Sono malati di mente. Non hanno commesso nessun delitto, sono vittime della paura, dell’ignoranza, della povertà. Gregoire Ahongbonon dedica la sua vita a riscattare queste persone. Ha realizzato 24 centri di cura: in Costa d’Avorio, in Togo, Benin e in Burchina Faso e continua a lottare perché nessuno sia più incatenato.

La psicoterapeuta cremonese Anna Ferragni, che dopo averlo conosciuto ha deciso di partire per l’Africa, racconta come l’incontro con quest’uomo abbia cambiato il suo modo di vivere e di lavorare.

Un nuovo modo di relazionarsi con il Creato, con le Creature, con il Creatore

«Le risposte vere ai nostri perché ci smuovono nel profondo e ci mettono di fronte a quello che realmente siamo. Per questo voglio cominciare dal perché, l’estate dello scorso anno, ho scelto di partecipare al Campo “Stilnovo per la vita”. Volevo vivere un’esperienza forte. Le parole: stile e vita mi avevano colpita: messe insieme, rappresentano un impegno a lungo termine, per tutta la vita, appunto. Cosa non facile nella società di oggi: prendere un impegno forte assumendo un nuovo modo di relazionarsi con il Creato, con le Creature e con il Creatore, essere coerenti e portarlo a termine… Che sfida! Ma le sfide fanno crescere e, così, ho scelto di mettermi in gioco».

DAL MONDO

AFRICA – “Il mondo, l’Africa in particolare, ha fame, occorre superare la logica dell’egoismo”

Ad affermarlo è il Cardinale Philippe Nakellentuba Ouédraogo, Arcivescovo di Ouagadougou (Burkina Faso), nel suo messaggio di Pentecoste in qualità di Presidente del SECAM/SCEAM (Simposio delle Conferenze Episcopali d’Africa e Madagascar).

«L’anno 2022 è caratterizzato da un aumento senza precedenti della fame in tutto il mondo, a causa degli effetti della pandemia, dei cambiamenti climatici, delle guerre prolungate e in particolare della guerra in Ucraina. La maggior parte dei Paesi colpiti dalla carestia si trova in Africa».

RECENSIONI

ANAMEI – I Guardiani della foresta

Documentarista: Alessandro Galassi

Trailer                     https://youtu.be/OtbZl6mjDuA

“Quando ormai la terra sarà sul punto di distruggersi, quando l’umanità si troverà sull’orlo dell’abisso, quell’albero verrà. Un albero ci salverà. E sarà l’albero di Anamei

 

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